martedì 13 giugno 2017

LES RAISINS DE LA MORT


(Grapes of death, 1978)
Jean Rollin fa parte di quella schiera di registi europei consacrati all'underground ma sopratutto al sexy horror, suoi sono una interminabile sequela di pellicole impregnate da vampire lesbiche ignute e lordate di sangue. Tanto per citare il titolo della sua punta di diamante nel genere, è il regista di "Violenza ad una vergine nella terra dei morti viventi". Meno conosciuto di Jesus Franco e Amando de Ossorio, Rollin è di diritto l'esponente francese di quella corrente europea che ha attraversato il cinema degli anni '70, legata al sesso e allo splatter. 

Purtroppo Rollins è anche tristemente famoso per un taglio registico straniante, legato ad interminabili piani sequenza che vorrebbero essere "artistici" ma che invece generano solo una noia mortale nonostante l'interessante cast di contorno a base di belle ragazze generose con cui infarcisce i suoi film (quando non era impegnato a girare porno). Le Raisins du Morts rappresenta una delle sue punte massime in quanto a budget disponibile, abbandona sesso e vampire per orientarsi ad una variante campagnola de Night of the Living Dead. Elizabeth (Marie-Georges Pascal) viaggia in treno con un'amica per andare a trovare il fidanzato nel sud della Francia, ad una fermata però sale un ragazzo col volto incrostato di pus e sangue che si siede nel suo vagone e che la guarda in modo inquietante: questa è, a mio avviso, una delle scene più belle del film, dotata di una tensione insostenibile che purtroppo il resto della pellicola (sopratutto nel finale) non riesce a mantenere. 

La protagonista scappa dal treno dopo aver trovato il cadavere dell'amica e scoprirà in mezzo ai boschi una realtà rurale tutt'altro che rassicurante. Un pesticida gettato sui vigneti del paese vicino ha, infatti, contaminato il vino che bevono gli abitanti, trasformandoli in zombi assassini e purulenti. Ottimi momenti splatter, un pò di tensione ma sopratutto tanto trash in scene spesso montate male, attori pessimi e una sceneggiatura che fa acqua da molte parti...nelle restanti, invece, abbonda di vino contaminato!

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