mercoledì 3 febbraio 2016

FEMALE TROUBLE



(Id. 1974)


  
Successivo al suo capolavoro cult  "Pink Flamingos " questo Female Trouble riflette tutta la passione di John Waters per le storie criminali. E' risaputo che il nostro pazzo regista di Baltimora amasse partecipare ai vari processi di omicidi, furti e nefandezze varie e ne traesse un gusto addirittura morboso. In quel periodo Waters si era appassionato al caso di Charles Manson, l'omicida di Bel Air che aveva accoltellato a morte Sharon Tate , la moglie di Roman Polanski . La morbosità di Waters raggiunse il suo zenith quando conobbe in carcere il luogotenente di Manson, Charles "Tex" Watson. Dai suoi numerosi incontri con il carcerato, Waters elaborò la trama di female Trouble, ovvero vita, morte e miracoli (mortali in questo caso) di Dawn Davenport (Divine, il suo grasso grosso feticcio travestista), ragazza difficile che fugge di casa gettando l'albero di Natale in testa ai genitori, rei di avergli regalato delle scarpine orribili. 

Dawn chiede un passaggio a Earl (sempre Divine, stavolta in un grottesco ruolo maschile), laido bavoso col cazzo incrostato (come ci mostra un successivo, disgustoso, primo piano) e le mutande sporche. Earl si fa Dawn in uno squallido boschetto, da qui nasce Taffy (Mink Stole) ragazzina ancora più disturbata della madre, esasperante al punto da dover essere incatenata al letto. Dawn si sposa con un parrucchiere macho ma viene angariata dalla zia di questi (Edith Massey) che mal gradisce la presenza della virago. Successivamente Dawn viene irretita da una coppia di altezzosi (David Lochary e Mary Vivian Pearce) fascisti che la introducono all'estetica del crimine, Intanto la zia del marito la sfigura col vetriolo ma i due coniugi gliela impacchettano in una gabbia per uccelli e Dawn si può così vendicare, tranciandole una mano con un'accetta. Frattanto Taffy cerca il suo vero padre ma quando scopre che razza di squallido individuo si trova davanti, lo accoltella e si converte agli Hare Krishna.

Trasformata in una sorta di delirate crime star, Dawn scatenerà il suo delirio omicida durante il suo spettacolo di debutto, sparando addosso alla folla. Catturata dalla polizia e condannata alla sedia elettrica Dawn si sentirà finalmente realizzata, considerando la sua condanna a morte alla stregua di una premiazione da Oscar. Waters utilizza tutti gli attori di Flamingos all'interno di un'elegia del crimine alquanto delirante dove la fanno da padrone dialoghi surreali, particolari anatomici disgustosi e quel sano kitsch che da sempre, contraddistingue il maestro del cinema del cattivo gusto. Un titolo comunque imperdibile, volgare, divertente e irriverente!
Da vedere a stomaco vuoto e con il naso tappato, perchè anche senza l'effetto Odorama, si ha veramente l'impressione che da questi molesti fotogrammi scaturisca un pessimo odore!  

Nessun commento:

Posta un commento