mercoledì 24 febbraio 2016

BAD

(Id. 1977)
Regia
Cast , ,


Conosciuto anche come Andy Warhol's Bad, questo film patrocinato dal grande artista pop si rivela una Black comedy a tinte forti che ironizza sulla quotidianità urbana newyorchese ma sopratutto sulla middle class americana degli anni '70. Resta una delle poche opere realizzate dallo sfortunato Jed Johnson, boyfriend di Andy Warhol deceduto in un disastro aereo nel 1996. La trama vede Carroll Baker cimentarsi in una doppia vita alquanto insolita, di giorno fa l'estetista che rimuove peli dal naso e imperfezioni cutanee mentre la sera organizza una vera e propria agenzia di omicidi specializzata nell'eliminazione fisica di persone e animali sgraditi come cani rumorosi, bambini autistici e altro. 

Già dalle prime scene capiamo subito che il buon gusto è stato lasciato al di fuori delle inquadrature, con una splendida bionda (Cyrinda Foxe) che ottura il cesso di un bar con la carta igienica, di seguito entra in scena L.T. (Perry King) un aitante sfaccendato che mangia di continuo e si dedica alla televisione mentre la figlia disastrata  della padrona di casa (una divertentissima e grottesca Susan Tyrrell) passa il tempo a cambiare il pannolino al figlioletto e bere coca cola. C'è poi un cameo di cosa nostra con una Stefania Casini che ammazza un meccanico schiacciandolo sotto al ponte ed alterna il suo linguaggio italoamericano con frasi tipo "Sei una Bastarda!" (in italiano nei dialoghi). Insomma Bad non è solo il titolo del film, è un pò il tutto, nessuno ne esce pulito, forse L.T. che si rifiuta, al suo primo incarico, di uccidere un bambino down (su commissione della stessa madre) ma è poca roba di fronte alla grottesca scena in cui una donna getta il suo neonato dai piani alti di un palazzo mandando il corpicino a sfracellarsi nel selciato con grandi spruzzate di sangue sui passanti ( con gran dovizia di splatter e un cane che lecca la pozza di liquido rosso).

La sensazione diffusa così come il messaggio lanciato è fin troppo esplicito, il mondo è marcio e le città sono lo zenith della putrefazione generale.  Vero e proprio titolo di culto, questo film è rimasto inedito in Italia e visti gli argomenti e certe scene ancor oggi disturbanti, dubito che arrivi mai nei nostri schermi, peccato perchè fra tutti i titoli prodotti dal re della pop art questo è sicuramente il più fruibile, il cast fa uno splendido lavoro interpretativo e certe macchiette sono assolutamente irresistibili (una fra tutte la cicciona Brigid Berlin che vuole a tutti i costi la morte del cane)  e resta comunque un crudele ma sincero affresco di un'epoca degradata e piena di paradossi ma che tanto ci ha regalato dal punto di vista artistico e umano.
 

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