giovedì 4 giugno 2015

PSYCHOMANIA

(The Death Wheelers, 1973)

Regia
Cast  , ,  


Conosciuto anche come "The Death Wheelers" il film del prolifico regista marchiato Hammer, Don Sharp è una sorta di bikesploitation di stampo satanista divenuto un cult nel Regno Unito. Già dalle prime immagini relative ai titoli di testa, la resa suggestiva risulta molto efficace con motociclisti che passano lentamente sul prato nebbioso di una specie di cimitero druido, anche gli abiti hanno un'impronta molto particolare con quei caschi che richiamano teschi e tibie, giubbotti neri e il nome dei membri della gang "The living dead", vergato con il sangue sul petto. Il protagonista è il giovane e aitante Tom che vive in compagnia del suo fido rospo, la madre e il vecchio maggiordomo (una delle ultime interpretazioni di George Sanders prima del suicidio). 

Dopo aver scoperto che il padre aveva fatto un patto con il diavolo, Tom decide di fare altrettanto. Il giorno successivo, in compagnia della sua band di motociclisti, Tom si getta a capofitto in una serie di bravate, facendo uscire di strada automobili, molestando le persone e insidiando le baby sitter al parco con il passeggino. Dopo una serie di inseguimenti (invero ottimi, sono la cosa migliore del film) Tom cade con la moto da un ponte e annega. Al suo funerale viene grottescamente sepolto con la moto in un metro di terra (tanto che si deve fare la montagnola...mah!) e qui spunta l'anima hippie di Don Sharp con un funerale un pò freak al ritmo di una ballata che si intitola "Riding Free". Ovviamente a questo punto il motociclista risorge, torna dai compagni e li convince uno per uno a fare un patto per tornare in vita dopo il suicidio e scatenarsi di seguito in una serie di violenze che non risparmiano neanche i neonati: in una scena si vede proprio uno dei satanici bikers ribaltare un passeggino senza alcuna pietà.
L'unica a decidere di non seguire le orme del capo è proprio la sua fidanzata Abby che sarà fatale per la gang di morti viventi, alla fine tutti gli zombikers (!!!) torneranno alla terra formando ingloriosamente un cumulo con una bizzarra forma di stronzo! Sharp si rifà neanche troppo velatamente ad Arancia Meccanica, sia per l'iconografia kitsch & pop dei costumi e delle scenografie, sia per la costruzione del personaggio di Tom, giovane bene con tendenze sado-violente. Il film, nonostante alcune virate decisamente trash, si lascia vedere piacevolmente e la colonna sonora la si ascolta volentieri. Di certo per Sharp i tempi della Hammer sono finiti anche se riuscirà comunque a partecipare al progetto Hammer House of Horror nel 1980.

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