venerdì 20 febbraio 2015

ENDGAME - BRONX LOTTA FINALE


(Id.1983)
Regia
Cast , ,

Il titolo tenta di riallacciarsi in qualche modo alla trilogia post-atomica bronxiana di Castellari di cui, in quell'anno, usciva "Fuga dal Bronx", forse il titolo più di successo della triade. Probabilmente per cavalcare l'onda del successo ottenuto da Castellari, Joe D'amato ha confezionato in tutta fretta questa pellicola che, nella sostanza però, non lega affatto alle avventure di Trash, proponendoci, invece un nuovo antieroe italico interpretato da Al Cliver con il nome di Shannon. Caratterizzato da una non espressività continua da duro con il cuore d'oro, Shannon è un giocatore di Endgame, gara televisiva di ammazzamenti a colpi di karate, asce barbariche e fucili a canne mozze, il tutto ambientato in un futuro post-atomico un po maccheronico, fatto di industrie e capannoni dismessi nella prima parte dove cunicoli oppressivi e cantine buie ospitano mutanti telepati e barboni cannibali, tutti perseguitati da una polizia militare che indossa divise da SS (con tanto di iniziali sull'elmetto) e maschere antigas della seconda guerra mondiale. 

La seconda parte del film invece vede Shannon impegnato a liberare dei mutanti capitanati da una Laura Gemser insolitamente coperta fino ai capelli (ma ci regalerà la vista di un seno nella scena dello stupro da parte di un mostro) all'interno di un'ambientazione desertica in stile Mad Max dove il nostro eroe comanda un improbabile stuolo di barbari tra cui spicca Mario Pedone (il Franchino ascella pezzata di "Fantozzi Subisce ancora") vestito come un Re Artù dei poveri che mena cazzotti sulla testa come Bud Spencer. Il gruppo dovrà affrontare mutanti con le branchie sulla faccia o il muso di scimmia, barbari in motocicletta e monaci cecati, armati di scimitarre e accette. Tra sparatorie, scazzottamenti ed esplosioni il film scivola stancamente verso un finale telefonato che vede lo scontro con Kamak, nemico giurato di Shannon, interpretato da un cupissimo George Eastman. 

Nel cast anche un ridicolo Gordon Mitchell nella parte di un generale che, ad un certo punto se ne becca tante da far sbellicare dalle risate. L'impianto generale del film sguazza tra trash e povertà generalizzata, ma le scene action non sono poi così male e qualche duello appare anche avvincente. D'amato gioca bene con i generi, mescolando sapientemente "Giochi di Morte", "Rollerball", "Interceptor" e "Fuga da New York". Certo però che, bisogna proprio dirlo, Castellari in queste cose è di un'altra categoria.

Nessun commento:

Posta un commento