martedì 2 settembre 2014

HYPERTROPHY GENITALS GIRL

(Hidai Kasei Utsuwa shojo, 2009)
Regia Noboru Iguchi
Cast Tsubomi

Bisogna dare atto al cinema nipponico (se questo si può definire cinema, ovviamente!) di aver generato titoli decisamente fuori dal comune, indipendentemente dal genere che viene chiamato in causa, sia che si tratti di un horror, sia che si tratti, come in questo caso, di un pornazzo vero e proprio. Se poi alla regia c'è quel pazzo scatenato di Noburu Iguchi, autore di perle demenziali come "The Machine Girl" o "Robogeisha" ecco che spunta fuori una roba come questo "Hypertrophy Genitals Girl", assurda commedia a luci rosse con spunti fantascientifici in cui due tenere ragazzine liceali si incontrano una mattina per andare a scuola e assistono ad un incontro ravvicinato di un certo tipo, dove da un disco volante, bruttamente disegnato al computer, fuoriesce uno strano tipo colorato d'argento con un pene sulla testa. Una vera e propria testa di cazzo che stordisce le due e gli regala una bella alterazione delle parti intime. 


Una si sveglia con un pisellone gigante, l'altra con una vagina abnorme ed un clitoride che gli spunta dalla pancia. Seguiamo quindi le vicissitudini delle due ragazzine, entrambe molestate da teppisti ed esposte al dileggio dei passanti. Quella con il pisellone cerca di contenere l'erezione masturbandosi per una mezz'ora buona con il risultato che, oltre al pene, gli si ingrossano a dismisura anche le tette, salvo poi finire nelle mani di una coppia di arrapati con cui fa sesso per un altra mezz'oretta. Nel frattempo l'altra, quella con la vagina gigante, finisce nelle mani di un sordido medico che, unitosi all'alieno testacazzuto, la masturbano con dei vibratori elettrici fino a farla venire in un tripudio di doccia dorata, evidentemente velenosa, dal momento che i due pervertiti muoiono subito dopo. Inevitabile a quel punto il reincontro tra le due giovani, che scopriranno una nuova dimensione (è il caso di dirlo!) del sesso. 
 
Malamente posticci, i genitali abnormi delle ragazze vengono incomprensibilmente oscurati da bande pixellate, nonostante le scene di sesso siano più che esplicite. Probabilmente un espediente per nascondere la rozzezza delle protuberanze, chiaramente di gomma e dichiaratamente trash, nel più puro Iguchi style, dove i dialoghi sono ridotti al minimo e sopperiti da ansimi e gridolini che oscillano tra piacere/dolore. La lunghezza del film è ammorbante, oltre le due ore, più che altro spese nelle scene erotiche lunghissime e imbarazzanti, con eiaculazioni fiume, ciucciamenti e leccate big size che, più dell'eccitamento, provocano ilarità e sopratutto una gran noia.  


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