giovedì 24 luglio 2014

THE WEREWOLF OF WOODSTOCK

(Id. 1975)
Regia
Cast , ,  



Tutti siamo più o meno consapevoli del valore storico e artistico rappresentato da quel mitico happening di tre giorni che si svolse a Woodstock nel lontano 1969, pochi invece sono consapevoli dell'esistenza di questo assurdo Tv movie prodotto da Dick Clark, storico personaggio radiotelevisivo americano. Eppure esiste ed ha una trama che supera di poco la sua realizzazione, in quanto a livelli estremi di weirdo. Pochi fotogrammi della 3 days of love and peace (si sentono giusto un paio di note della chitarra di Santana) introducono il film che è ambientato subito dopo il festival, quando i terreni sono pieni di cartacce e altra immondizia ma, sopratutto, c'è un palco da smontare. Ovviamente i contadini di zona non hanno gradito la manifestazione e in particolare uno, che nottetempo sale sul palco e comincia a sfasciarlo urlando in continuazione "Freaks!!". Il poveretto viene letteralmente fulminato dalla corrente elettrica del palco e si ritrova nel suo letto completamente bendato. 

A questo punto interviene l'assurdo, l'enorme accumulo di elettricità lo trasforma in un lupo mannaro con tanto di cresta leonina e pelazzi che fuoriescono da braccia e gambe. Però attenzione! Attenzione! Non è tutto così assurdo come sembra, anzi nella pellicola ci provano pure a dare una spiegazione all'inspiegabile trasformazione (Si, vabbè, una maschera di gomma, peraltro bruttarella, e via!): in pratica l'accumulo di ioni elettrici mescolato con l'energia negativa sprigionata dal contadino mentre sfasciava tutto, hanno generato la mutazione. Proseguendo nella visione, osserviamo la bestia mentre accoppa il cagnolino di una ragazza hippie che girovaga in zona con una band probabilmente in ritardo sulla tabella di marcia del festival, e dopo aver aggredito alcuni poliziotti, se ne torna a letto bendato come prima. 
  
Così anche per le notti successive il licantropo esce dalla stanza e rapisce la ragazza, la quale, dopo i primi momenti di terrore si intenerisce e arriva a medicare le ferite del lupo. Alla fine vedremo il licantropo  che viene attirato in trappola facendo suonare la Band sul palco (a quanto pare i lupi mannari odiano il rock), accortosi del tranello il lupo non trova nulla di meglio che saltare su una dune buggy e guidarla fino raggiungere una centrale elettrica dove verrà accoppato da un cacciatore. In cotanta fregnaccia, troviamo uno degli attori più amati da Quentin Tarantino, ovvero Michael Parks ma per il resto c'è da ringraziare il prolifico regista televisivo John Moffitt di non averla tirata tanto alla lunga ed averci dato un taglio a questa imbarazzante commedia degli orrori dopo poco più di un'oretta d'agonia.

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