martedì 13 maggio 2014

HYDRA, THE SEA SERPENT

(Serpiente de Mar, 1984)
Regia
Cast , ,  



Serpiente De Mar è un monster movie a basso budget che si ispira alla sci-fi anni '50 con grande abbondanza di citazioni dei classici del genere ma piuttosto povero in quanto a resa cinematografica. Autore di questo incredibile Z Movie è nientemeno che Amando de Ossorio, regista iberico divenuto di culto grazie alla sua saga dei resuscitati ciechi di cui risulta obbligatoria la visione del primo Noche del terror ciego che è veramente notevole. E' alquanto paradossale che la dignitosa carriera di Ossorio (morto nel 2001) si sia chiusa con questo film, un incredibile pasticciaccio non sense reso ancor più ridicolo dalle sembianze del serpentone, assomigliante più ad un moscone di gomma che a un rettile, animato come Kermit dei muppet e dotato di un verso stridulo che farebbe passare l'appetito a un cinghiale.


Già dalle prime sequenze il ridicolo affonda nella piaga con un aereo militare a cui viene annullata la missione e decide incredibilmente di disfarsi del suo carico, una bomba atomica, in pieno oceano. L'esplosione scongela il serpentone e lo stesso  inizia ad affondare a testate tutte le barche che incontra, inghiottendone i marinai (si, perchè far muovere le mascelle ad un testone di cartapesta sarebbe risultato troppo costoso).
Una delle sequenze che vengono più spesso ripetute nel film mostra una barca a sinistra dello schermo e il serpente gigante che urla sulla destra, un effetto fotografico alquanto dozzinale ma che risulta l'unico momento in cui è possibile percepire che ci troviamo di fronte a un mostro gigante.


 Il cast recita in maniera pessima con un marinaio che cerca in tutti i modi di convincere una donna a testimoniare con lui che il mostro esiste veramente, lo vediamo sul letto dell'ospedale che, mentre la implora, le mette le mani dappertutto. Ciliegina sulla torta un Ray Milland ormai alla deriva che non riesce quasi più neanche a parlare. Eppure Ossorio dimostra una grande passione per i monster movie citando la famosa scena del faro de The Beast from 20,000 Fathoms mentre nel finale il serpente attorcigliato sulla trave di un ponte ricorda molto il polipone de Il Mostro dei Mari . Detto questo il film risulta godibile nella sua scelleratezza ed il grosso serpentone andrebbe catalogato come "il mostro cinematografico più scemo della storia" al punto che, alla fine, si rende egli stesso artefice della propria distruzione (in pratica si attorciglia ad un pilastro di un ponte ferroviario, fa crollare la struttura mentre passa un treno e si tira addosso un vagone cisterna contenente liquido infiammabile che gli esplode addosso).


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