venerdì 13 luglio 2012

CREATURE OF THE HAUNTED SEA

(1961)
Sono film come questo che innalzano in me tutto l'affetto e la stima per un artigiano come Roger Corman, capace con due soldi di farci un film di mostri e di riderci pure sopra, in effetti come esempio di sci fi anni '60 questa pellicola non è granchè ma è senza dubbio una divertentissima commedia demenziale, ancor più efficace essendo realizzata con effetti economici come ad esempio il make up della "creatura", una sorta di umanoide coperto di alghe con due palle rotonde al posto degli occhi. Eppure, se ogni film è lo specchio del proprio tempo, "creature" acquista ai nostri occhi un valore maggiormente elevato visto che la trama trae spunto dalla rivoluzione cubana, come annuncia il simpatico cartoon introduttivo.
Da lì si snoda una storia di spie, di generali cubani in fuga, una caccia al tesoro e un mostro dei mari che sterminerà alla fine l'intero l'equipaggio di un imbarcazione americana.  Il film è stato girato nelle splendide acque di portorico in un bianco e nero che purtroppo ha perso smalto negli anni (anche perchè  nessuno ha mai pensato di restaure la pellicola). Da ricordare la scena in cui Betsy Jones-Moreland canta seduta sulla barca una canzone che non finisce mai se non quando Antony Carbone il capitano della nave gli dice di piantarla, o l'agente XK150  che si nasconde sull'isola deserta dove trova un telefono e l'immancabile scocciatore che deve telefonare. Gusto per il bizzarro e demenzialità appassionata hanno contribuito, senza dubbio, a realizzare un genere, quello della parodia horror, già espresso, l'anno prima della realizzazione di questo b movie, dallo stesso Corman in The Little Shop of Horrors. 

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