lunedì 9 gennaio 2012

BATH-MAN DAL PIANETA EROS

(Id. 1982)
Regia Antonio D'Agostino
Cast: Mark Shannon, Sabrina Mastrolorenzi, Riccardo Zamagni

Che fare quando ti trovi di fronte ad un titolo come Bath-man dal pianeta Eros e ci scopri dentro Mark Shannon (uno degli attori preferiti di Joe D'amato) vestito con una maschera verde che attraversa le campagne su una bicicletta da bambini, salvo poi ruzzolare maldestramente nel fango? Semplicemente stare a guardare estasiati questo eccezionale documento del cinema underground dei primi anni ottanta, uno di quei titoli che attraversavano felici sale a luci rosse gremite di festanti spettatori arrapati. Sublime poesia del trash, questo disarmante esempio di fantapornocommedia rappresenta il punto di non ritorno dell'imbarazzo in celluloide. Certo...uno potrebbe obiettare che si tratta di un porno tout court e che quindi pretendere eleganza e professionalità sarebbe un pò fuori-luogo, è anche vero che il buon Aristide Massacesi faceva anch'egli dei porno, ma confrontati a questo sembrano usciti dalle fucine felliniane. Eppure se non fosse così sgangherato, malgirato e peggio interpretato, questo film di Richard Bennett (al secolo Antonio D'Agostino) non sarebbe l'esperienza visiva indimenticabile quale invece è.

Una voce narrante ci introduce alcune immagini di New York spiegandoci che la grande mela è diventata la capitale del vizio e della violenza, poi dopo aver visto un commissario di polizia che incita i colleghi a darsi da fare, vediamo un tipo che, d'ora in poi, sarà sempre inquadrato di spalle con indosso un cappottone da guru spaziale (si, vabbè...). Il tipo è il signore del pianeta Eros da cui proviene Bathman e la compagna Bath Baby che hanno anche due nomi spaziali, ovvero Eroticon e Klito-Bell. Il monarca imbacuccato cerca di spiegare ad una sorta di robot umanoide tutto argentato con in faccia due ali di cartone, quello che deve fare ma il robot (che si chiama Helios) è troppo idiota per capire, così tra una trombata e l'altra il signore continua a spiegargli le cose. Torniamo sulla Terra e vediamo il prode Bathman tutto anchilosato con mutandoni ascellari e pantofole che si lamenta del mal di schiena. Da parte sua Bath Baby lamenta lo scarso desiderio del compagno, entrambi ricevono la chiamata quando tre teppisti con bombetta stile Arancia Meccanica e canotte leopardate, cercano di violentare una tipa, che in realtà quando la deflorano urla "Finalmente ho perso la verginità"!!!

I due supereroi cercano di partire con una giardinetta ma questa fa le bizze così bathman inforca il biciclo e parte alla volta dei malfattori. Intanto l'alieno finalmente riesce a comandare il robot di andare a rincitrullire i due eroi. A un certo punto assistiamo all'intrusione nel comando di polizia di due ragazze tigrate (Catwoman) che iniettano al commissario una droga afrodisiaca e si fanno un lavoretto in tre, arrivano anche due supercattivi, uno vestito come un buffone di corte che si fa chiamare Pocker (Ussignur!!) e l'altro invece è vestito come Pinguin pur muovendosi come una checca. Fortunamente Bath-Man li mena tutti, compreso il commissario che nel frattempo ha indossato i collant e cerca di frustarlo con una rosa.

Nel finale vengono invitati tutti a una festa che si trasforma in orgia grazie ai poteri di Helios, il quale riesce finalmente a far capire all'ottuso Bathman che deve menare un pò di meno e trombare un pò di più, morale conclusiva questa che racchiude in sè una splendida quanto semplice filosofia propria del cinema porno di allora, ovvero opporre l'amore e il sesso all'odio ed alla violenza. Anni prima ci fu un altro tentativo di fare parodie porno con il supereroe di Gotham City con un terrificante "Bat Pussy" che a quanto pare sia dieci volte peggio di questo. Incredibile! 

1 commento:

  1. ma il nome dell'attore che interpreta il commissario qual'e'? qualcuno sa dirmelo ?

    RispondiElimina